Miur e sindacati in questi giorni devono trovare l'accordo sugli elenchi dei requisiti, che,
come riportato da alcuni organi d'informazione sarebbero in numero di 30, e che
qualcuno vorrebbe aumentare addirittura a 46. Su questo punto, i rappresentanti
sindacali, sono perfettamente in sintonia per ridurli ad un massimo di 8 o
10. Inoltre si ricorda che il Dirigente
scolastico dall'elenco dei requisiti stabiliti,
ne potrà indicare solo 4. Ora immaginiamo che il Dirigente scolastico
Topolino, iscritto ad un’associazione di presidi di Paperopoli, voglia assumere la giovane
insegnante Minnie anch’essa iscritta alla stessa associazione. Poniamo che il
Ds Topolino abbia a disposizione 46 requisiti da cui sceglierne al massimo 4,
in tale situazione è matematicamente ineccepibile che la probabilità di
individuare requisiti ad personam per favorire la candidatura di Minnie cresca
proporzionalmente al numero di requisiti adottati. Quindi adottare 46 requisiti
rende la ipotetica raccomandazione discrezionale più che probabile. Viceversa
se i requisiti fossero inferiori a 10, la
discrezionalità del Ds Topolino diminuirebbe decisamente rispetto al caso
precedente. Ricapitolando, più aumentano
i requisiti, più aumentano le combinazioni favorevoli ad una chiamata per così dire “
pilotata “; meno sono i requisiti, minori sono le possibilità di un
accordo preventivo tra l’esaminatore Topolino e l’aspirante alla cattedra
Minnie. In particolare facendo uso del calcolo combinatorio, si può calcolare
facilmente la differenza in numeri tra le combinazioni possibili di 4 elementi estratti da un insieme di 46 oggetti e quelli di 4 elementi estratti da un insieme di 8 oggetti. Torniamo però alla disputa sindacale sulla chiamata
diretta, le posizioni sono distinte, c’è chi vuole pochi requisiti per
diminuire le ipotetiche combine, c’è chi vuole molti requisiti per agevolare
discrezionalità pro “rottamazione” didattica. Tutto questo probabilmente avviene perché chi
ha vero talento, capacità e passione deve venir escluso in quanto porta squilibrio
nell'assetto mediocre che livella ogni settore di una qualsivoglia
professione. Tutto questo con mio grande dispiacere
accade in Italia...ed è per tale motivo che dopo la buona scuola verrà concepita la
buona Università, la buona magistratura,
la buona sanità e così via dicendo.
Aldo Domenico Ficara