Francesca Puglisi vede un nuovo Governo di cambiamento dell'Italia guidato da Matteo Renzi. Gli insegnanti no
Riportiamo un post dalla pagina Facebook
della senatrice Francesca Puglisi ( responsabile scuola del PD ): “ E' finito
il tempo in cui tenere i piedi in tutte le scarpe. Io sono impegnata (e lo sarò anche nei
prossimi mesi) a rilanciare l'azione politica del Partito Democratico, a
partire dalla discussione nel territorio delle politiche attuate dal Governo
Renzi nei mesi cui è stato al Governo dell'Italia, per combattere la povertà e
le disuguaglianze che attraversano il Paese. Molto è stato fatto per combattere
la precarietà dei giovani, per passare dalla retorica dei cervelli in fuga alla
circolazione delle idee, offrendo vere opportunità nel settore della ricerca,
per sostenere le imprese nella creazione di lavoro. Prima di passare la mano a
Gentiloni per la sconfitta referendaria, Matteo Renzi ha inserito nella legge
di bilancio risorse cospicue per il diritto allo studio, esentando dal
pagamento delle tasse universitarie i ragazzi figli di famiglie a basso reddito
e garantendo un vero e proprio reddito ai meritevoli e privi di mezzi, ha
investito in misure per l'innalzamento delle pensioni minime, per la lotta alla
povertà educativa e materiale dei bambini e delle bambine, per l'uscita
anticipata di chi fa lavori usuranti. Il jobact ha tolto dalla precarietà
migliaia di persone e non ha toccato l'articolo 18 a chi lo aveva già per
contratto. I voucher hanno fatto emergere il lavoro nero di stagionali e baby
sitter. Dunque il problema, come spesso accade nel nostro Paese, non è il loro
uso, ma l'abuso. Continuo a vedere nel progetto di Pisapia l'intento positivo
di dare una mano, qualora la nuova legge elettorale premi le coalizioni, ad un
nuovo Governo di cambiamento dell'Italia guidato da Matteo Renzi, strappando
consensi a quella sinistra ideologica che ragiona ancora secondo schemi
novecenteschi. Ma vedo qualche furbizia di troppo in esponenti bolognesi che
sembrano piuttosto impegnati a costruire un'alternativa al PD, smontando quelle
riforme che hanno iniziato a cambiare l'Italia e che vanno semmai implementate
fino in fondo”.
Secondo noi di RTS gli insegnanti, dopo
il loro impegno sul fronte del NO nella campagna sul referendum
costituzionale, non auspicano certo ad un nuovo Governo di cambiamento dell'Italia
guidato da Matteo Renzi.
Aldo Domenico Ficara