In un articolo del Corriere della Sera dal titolo " Si favoriscono necessità personali penalizzando gli studenti " Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione
nazionale dei presidi ha detto : «È un passo indietro rispetto alla buona
scuola, si tornano a favorire le necessità personali degli insegnanti a scapito
dei diritti degli studenti disinteressandosi al loro successo formativo, poi ci
si meraviglia se noi italiani siamo in fondo a tutte le classifiche». Questa,
aggiunge, «è la vera privatizzazione della scuola con i docenti proprietari del
posto di lavoro, allora abbiano il buon gusto di dire “cambiamo la 107”». Il
dirigente boccia del tutto l’accordo firmato dalla ministra Valeria Fedeli con
i sindacati: «Mi sembra che complichi ancora di più le procedure: questo
meccanismo della mobilità va a scapito della funzionalità delle scuole stesse».
Il Miur prevede che almeno 50 mila docenti chiederanno il trasferimento.
«Saranno molti di più, basti pensare ai 200 mila che lo scorso anno hanno
approfittato della mobilità straordinaria: anche il prossimo settembre avremo
il caos». Per Rusconi «questo è il primo passo per smontare la riforma», perché
poi toccherà «alla chiamata diretta»: la possibilità per i presidi di scegliere
il prof che serve alla propria scuola è uno dei punti più contestati della
legge 107, insieme con il bonus di merito per i docenti più bravi, sempre
assegnato dal dirigente scolastico con un consiglio di valutazione. «Ma le
leggi – insiste Rusconi – le cambia il Parlamento non il sindacato, troppo
aberrante che la ministra si sia piegata in questo modo ai sindacati».
I lettori di RTS così commentano le
parole di Rusconi:
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Tra
gli interessi degli alunni o quelli degli insegnanti per Rusconi giustamente
prevalgono quelli dei presidi. Sicuramente un giudizio spassionato
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Ogni
riforma va monitorata, dopo un anno di attuazione possiamo già stabilire con
assoluta certezza che aver dato maggiori poteri ai dirigenti non ha migliorato
la scuola pubblica
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Trasferiamo
d’ufficio i dirigenti scolastici e poi
ne riparliamo....tipo....dal sud al nord...e dal nord al sud.
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L’
ANP faccia il suo dovere, ovvero fare in modo che le famiglie non debbano
cacciare soldi, perfino per la carta igienica e non si adegui alla casta
Aldo Domenico Ficara