Insegnante scrive frasi volgari alla lavagna. Ora in attesa di decisioni disciplinari dal provveditorato





Sulle pagine de La Stampa  si scrive: “ Una frase da completare: lettere e puntini da riempire. Una frase volgare, come se ne leggono nei bagni pubblici, fra disegnini osceni, offerte e richieste di sesso e numeri di telefono connessi. Quella che però non ti aspetti di vedere sulla lavagna di una scuola e per giunta durante la lezione di inglese. E quel che è peggio è che a scriverla è stata la professoressa, che si sofferma e leggerne le prime parole: r...ti...in...per poi passare oltre. Tralascia le altre lettere, gli altri spazi: c...o. Uno degli studenti registra tutto con il telefonino: le immagini scorrono impietose, si soffermano sulle parole che ci sono e su quelle che mancano per completare il senso “. In altre parole una insegnante si lascia andare in atteggiamenti poco giustificabili per chi sta dietro ad una cattedra. Episodi che vengono subito immortalati da un telefonino, diventando di pubblico dominio. Quando si fa lezione si deve dare importanza, oltre ai contenuti veicolati, anche alla forma con cui tali contenuti sono divulgati.. Ora la professoressa, che ha 56 anni ed è al primo anno di insegnamento nella scuola è in malattia, in attesa delle decisioni disciplinari da parte della direzione scolastica e del Provveditorato che è stato immediatamente informato.


Aldo Domenico Ficara.