Alcuni Ds leccesi: gli insegnanti fragili dovrebbero cambiare lavoro




Ha suscitato la reazione netta dei sindacati del mondo scolastico, oltre che degli assistenti sociali, la notizia sulle umiliazioni morali e fisiche ricevute da un professore 43enne di una scuola media del basso Salento. Infatti, alcuni sindacati locali hanno puntato il dito contro alcuni presidi, colpevoli, a loro dire, di non infliggere sanzioni disciplinari ai propri alunni per paura di perdere le iscrizioni e per salvaguardare il buon nome della scuola. I dirigenti scolastici leccesi non ci stanno a farsi affibbiare l’etichetta di “omertosi” e sottolineano: «Siano piuttosto i docenti a mantenere la propria autorevolezza in classe. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità». Tra le parole di questi presidi spicca un' affermazione ben più decisa che dice: "La mia solidarietà è tutta rivolta al dirigente scolastico coinvolto, perché a volte ci sono docenti eccessivamente fragili, a livello permanente o temporaneo che per troppa bontà da parte nostra e perché il sistema è fortemente garantista, non cambiano lavoro ".

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