Snobbare il bonus da 500 euro è lungimiranza o ipocrisia ?

Su Facebook ci sono insegnanti che  vogliono l'abolizione del bonus da 500 euro, sicuri che nel breve termine arrivino gli adeguamenti stipendiali promessi in una campagna elettorale dove si è promesso di tutto e di più. Pur rispettando il parere di tutti, bisogna pensare che tale bonus oggi permette  alcune spese di autoformazione senza intaccare  le ridotte mensilità di un insegnante, leggermente ritoccate verso l'alto da un nuovo contratto che non ha accontentato nessuno. Si ricorda che con la carta del docente si può acquistare:


·        libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale;
·        hardware e software;
·        iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
·        iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
·        titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
·        titoli per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;

·        iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015(Buona Scuola).

Detto questo la domanda è la seguente: snobbare ( nel senso di poterne fare a meno facilmente) la carta del docente è lungimiranza ( puntare a breve ad un aumento di stipendio ) o ipocrisia ( si dice di farne a meno e poi si è i primi a spenderlo ) ?