Gli Istituti Comprensivi del III e XV municipio di Roma
hanno adottato regole
condivise messe a punto da un pool di docenti
Divieto
di uso dello smartphone a scuola, sanzioni graduali, coinvolgimento delle
famiglie. La lotta al cyberbullismo inizia dai giovanissimi e ha un’arma in più:
il regolamento comune adottato in una quindicina di Istituti Comprensivi (che
riuniscono infanzia, primaria e secondaria di primo grado) dell’ambito 9 di
Roma, che comprende le scuole del III e del XV Municipio.
L’iniziativa di stilare un
regolamento, che desse attuazione pratica alla legge 71 del 2017 a tutela dei
minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo e che potesse
rappresentare la voce comune di più scuole, è nata circa un anno fa. A guidare
il progetto Gianfranco Scialpi, insegnante di scuola primaria all’IC Carlo Levi
ed esperto di tecnologie legate alla formazione. “Avevo notato che, nelle
iniziative di contrasto al cyberbullismo, le scuole stavano andando ognuna per
conto proprio – dice -.
Ero e resto tuttora convinto che, invece, un programma
comune possa dar maggiore forza alle proposte. Inizialmente, quindi, ho interpellato
l’assessorato alla scuola del III municipio, quello cui appartengo, per
riuscire ad avere l’autorevolezza necessaria al coinvolgimento delle altre
istituzioni scolastiche della zona. Poi, dati i primi buoni risultati di
partecipazione, si è ritenuto opportuno coinvolgere tutte le scuole dell’ambito
9”.
Così, nel giro di qualche mese, un
gruppo abbastanza nutrito di docenti, i referenti degli Istituti Comprensivi
per il contrasto al cyberbullismo, ha messo nero su bianco il regolamento sul
tema, punto di riferimento dell’ambito 9. La maggioranza delle scuole lo ha già
adottato pur con lievi modifiche. Tra i punti fermi i riferimenti alla
direttiva Fioroni del 2007, che sancisce il divieto dell’uso degli smartphone a
scuola e l’applicazione di sanzioni in caso di violazione delle regole.
“Il nostro regolamento – si augura
Scialpi – potrebbe fare da apripista per gli altri municipi di Roma, che non ci
risulta abbiano fatto un lavoro del genere. Inoltre, a breve, elaboreremo
qualcosa di simile anche con i referenti delle scuole secondarie di secondo
grado”.
Il lavoro del pool
anti-cyberbullismo, però, non si ferma a regole e sanzioni, ma continuerà nei
prossimi mesi. “Ci stiamo muovendo in una direzione più formativa, dopo aver
definito l’aspetto sanzionatorio col regolamento – annuncia Scialpi -.
Elaboreremo e distribuiremo degli opuscoli e altra documentazione sul
cyberbullismo diretti ai giovani e alle famiglie.
Abbiamo inoltre in mente
delle iniziative di formazione che coinvolgeranno il maggior numero di utenti
possibili nelle scuole”.
Referenti
per il contrasto al cyberbullismo
Istituti comprensivi -Ambito 9 - Roma