«Premesso che la prima questione da
affrontare riguarda l'adeguamento dei fondi per la specializzazione, superare
il numero chiuso nei corsi universitari di medicina è possibile. La
sperimentazione proposta dall'Università di Ferrara può rappresentare la
seconda gamba dell'operazione avviata col percorso di “biologia con curvatura
biomedica”, ideato e sperimentato dal liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di
Reggio Calabria sin dal 2011». Lo afferma il senatore Mario Pittoni, presidente
della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della
Lega, che venerdì scorso a Ferrara ha partecipato alla discussione sul
progetto. «La proposta dell'Ateneo emiliano ispirata al modello francese -
spiega Pittoni - prevede alcuni esami mirati in un arco di tempo definito, così
da scoraggiare i “perditempo” (che puntano sulla fortuna) e con la garanzia di
maggiore efficacia rispetto agli attuali quiz per individuare attitudine e
qualità dei candidati. Da parte sua la sperimentazione "da Vinci",
quest'anno presente in 80 licei classici e scientifici distribuiti in tutte le
regioni, prevede 150 ore di lezione nel triennio (50 per ogni annualità) in cui
i ragazzi possono verificare quanto sono portati a tale tipo di studi
(abbandona più di uno studente su tre). Insieme le due esperienze possono
quindi costituire un filtro qualitativo in grado da una parte di contenere i
numeri e dall'altra – conclude Pittoni - di giustificare nuovi investimenti,
così da non dover escludere chi merita».