Concorso a Ds: il complesso lavoro delle sottocommissioni



Un lavoro, quello delle sottocommissioni del concorso per Ds, svolto in un contesto di ordine burocratico-amministrativo di riferimento che evidenzia:


  1.  Una composizione della Commissione troppo spesso cangiante, soprattutto per quanto riguarda la figura del segretario (a causa della fretta e della frettolosità con cui si è sviluppato il meccanismo di reclutamento e un lavoro di valutazione pagato a segretari, commissari e presidenti sostanzialmente una miseria davvero offensiva); 
  2. Piattaforme on line approntate dal MIUR per l’espletamento del lavoro delle Commissioni non sempre funzionanti in maniera adeguata;
  3. Farraginosità del meccanismo di comunicazione tra i presidenti delle sottocommissioni e gli Uffici del MIUR;
  4.  Decisioni di ordine procedurale prese dal MIUR senza un adeguato raccordo coi presidenti;
  5.  Tempi di lavoro assurdi perché contratti e compressi nell’arco di poche settimane (quando «l’importante è finire», la correttezza delle procedure e i diritti dei candidati corrono un serissimo rischio di divenire secondari...), tanto che può essere inevitabile incorrere in errori cui porre poi rimedio con affanno ( si pensi soprattutto, ma non solo, al tragico momento della valutazione dei titoli, della definizione dei vari punteggi complessivi e della conseguente compilazione delle graduatorie finali)
  6. Un meccanismo relativo alla già citata valutazione dei titoli complesso e lasciato completamente al lavoro delle Commissioni, senza collaborazione alcuna di ordine amministrativo del Miur; 
  7. Numerose (magari a volte pretestuose, ma comunque tutte più che legittime) richieste di accesso agli atti lasciate all’esclusiva responsabilità dei presidenti delle commissioni senza collaborazione alcuna