La perdita di credito dell’insegnante è frutto di narrative distorte e riforme mercatocentriche


La perdita di credito della figura dell’insegnante non è solo frutto di una narrativa distorta, ma è anche la conseguenza delle norme che regolamentano il sistema scolastico. In Italia, le numerosissime riforme che si sono succedute negli anni hanno contribuito a denigrare gli insegnanti delle scuole pubbliche in molti modi. La totale subalternità delle riforme scolastiche a una visione mercatocentrica ha trasformato la scuola da istituzione ad azienda, tale da rendere profetiche le parole pronunciate nel 1955 dal premio Nobel per l’economia Milton Friedman: “Le scuole saranno più efficienti se saranno sottoposte alle leggi del mercato capitalistico e, come tutte le aziende, entreranno in concorrenza le une con le altre per attirare i loro clienti: gli studenti”.


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