DAD e DDI: le differenze tra i due acronimi


Lo scorso marzo le scuole di tutta Italia hanno ripiegato sulla Dad, ossia sulla didattica a distanza, per concludere l’anno scolastico 2019/2020 in sicurezza. Non potendosi recare fisicamente a scuola a causa del lockdown nazionale, gli studenti di ogni ordine e grado hanno fatto uso delle nuove tecnologie per seguire online, da casa, le lezioni degli insegnanti. Tra le piattaforme più usate, Microsoft Teams, Skype o Google Suite, in grado di creare aule virtuali per far fronte alla pandemia. Al fianco della Dad, è comparsa la Ddi: ossia, la didattica digitale integrata. Inaugurata all’inizio del nuovo anno scolastico, 2020/2021, è complementare alla didattica in presenza. Gli studenti si recano a scuola per un numero stabilito di ore alla settimana (variano da istituto a istituto). Nelle restanti, invece, seguono le lezioni da casa, a distanza.


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