Se esistesse un Partito della scuola, avrebbe detto la sua sul rientro per il 7 gennaio ?


Spesso molti colleghi che partecipano attivamente nelle discussioni all’interno dei gruppi gestiti da “ Regolarità e Trasparenza nella Scuola”
 mi chiedono creiamo un “ Partito della scuola “. Richieste che partono dal mancato ascolto della politica alle numerose esigenze degli insegnanti e di tutto il personale della scuola. Oggi in un periodo di emergenza sanitaria, incombe come un macigno psicologico il rientro negli edifici scolastici per svolgere una didattica in presenza. I temi trattati per questo rientro sono stati sviscerati in tutte le salse. Recentemente si è detto e scritto "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, in modo che, dal 7 gennaio al 15 gennaio 2021, sia garantita l'attività didattica in presenza al 50 per cento della popolazione studentesca. La restante parte dell'attività è erogata tramite la didattica digitale integrata". Tutto a rigor di logica, anzi a rigor di politica. Ma una domanda viene spontanea: “Se esistesse un Partito della scuola, avrebbe potuto dire la sua sul rientro fissato per il 7 gennaio 2021 ?