Crepet: la chiusura delle scuole è un processo di continua delegittimazione dei diritti dei ragazzi


Paolo crepet rilacia una intervista all'agenzia AGI in cui parla della chiusura delle scuola con le seguenti parole: " Credo sia un inginocchiarsi nei confronti di una sorte di destino cinico e baro”. Ma c’è il rischio di un guasto generazionale? Crepet la mette così: “È un guasto continuo. Non è solo una condizione, ma un processo di continua delegittimazione dei diritti dei ragazzi, dei quali non interessa a nessuno. Perché nessuno sta dicendo che il 7 gennaio si chiudono le fabbriche. Quello non è messo in discussione neanche lontanamente. In verità non si chiude nulla, solo le scuole. Persino gli uffici dell’anagrafe restano aperti. Gli adulti, tutti, sono collusi, in questa sorta di crimine terribile. Non dico che sia facile, ma una soluzione pensata ci dovrebbe essere”, dice il professore. Che aggiunge: “Oggi abbiamo scoperto che il piano vaccini includerà gli insegnanti tra tre mesi, se va bene, giusto per fare gli esami di maturità ".


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