Movimento Docenti Licei e degli Istituti Superiori Romani: lavorare in DAD per tutelare della salute di tutti
Gli amministratori del gruppo Movimento Docenti Licei e degli Istituti Superiori Romani esprimono la propria linea programmatica inserita nei punti del seguente Documento del Movimento Docenti Licei e Istituti Superiori Romani:
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di
lavorare in didattica a distanza finché i dati ufficiali circa l’andamento del
contagio lo renderanno opportuno e necessario a tutela della salute di tutti:
la didattica a distanza è comunque lavoro a tutti gli effetti per docenti e
studenti, garantisce continuità dell’insegnamento-apprendimento e riduce le
occasioni di contagio;
·
di
rientrare in classe, lavorando in didattica digitale integrata (cioè mista, a
distanza e in presenza), solo quando sarà possibile in sicurezza con un solo
turno di entrata alle 8.00, con percentuali di studenti decise in autonomia dai
singoli istituti scolastici all’interno dei limiti imposti, in base alla
capienza dell’edificio;
·
di
abolire i doppi turni e l’ingresso alle ore 10.00. L’ingresso alle 10.00 in
particolare rappresenta un diktat delle Prefetture non condiviso: riduce il
tempo pomeridiano da dedicare allo studio e agli altri interessi personali
degli alunni; incide negativamente sull’organizzazione del tempo scuola (ad
esempio sulle riunioni collegiali dei docenti, sui corsi di recupero, sulle
attività dell’ex alternanza scuola-lavoro) e sull’efficacia didattica; richiede
una maggiore e più pericolosa presenza a scuola dei docenti e del sempre esiguo
personale ATA; crea enormi difficoltà logistiche e organizzative agli studenti
con bisogni educativi speciali e a quelli provenienti da lontano, quindi
determina sperequazioni nei loro confronti; non tutela la salute di docenti e
studenti; determina il problema logistico-sanitario dell’aerazione delle aule
tra una lezione e l’altra, della gestione di una pausa pranzo e delle ore
precedenti l’ingresso;
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di
istituire corse di autobus dedicate ai soli studenti negli orari di ingresso e
uscita;
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di
vaccinare i docenti subito dopo il personale sanitario, in quanto categoria
particolarmente esposta;
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di
mantenere l’impegno di istituire un presidio sanitario in ogni scuola.