Il principale presupposto per evitare i contagi è quello di stare lontani dalle vie aeree l’uno dell’altro. Ragion per cui, laddove non si possano mantenere distanze sufficienti, la mascherina diventa lo strumento più utile per limitare questi contatti. La Simg invita ogni alunno a portare un dispositivo medico chirurgico - anche se in molte scuole si sta già facendo ricorso alla mascherina di stoffa, la cui efficacia viene comunque ribadita da numerose istituzioni e società scientifiche, anche internazionali - da utilizzare durante le lezioni (laddove necessario), i momenti ricreativi e durante gli spostamenti per i bagni. «Contrariamente a quanto spesso si è visto, la mascherina non deve essere toccata, tolta o abbassata - ricorda la Simg -. E deve essere sempre pulita e cambiata una volta al giorno». Molta attenzione, in ragione dei contatti inevitabili soprattutto tra i più piccoli, deve essere posta all’igiene delle mani. L’indicazione è a lavarle di frequente, a lungo (almeno 40 secondi) e con il sapone. In assenza di queste possibilità, si può correre ai ripari utilizzando un gel igienizzante prima e dopo la frequentazione di qualsiasi ambiente (in particolare quando si accede ai mezzi pubblici). «Gli alunni devono portare sempre con sé il gel soprattutto in aula e farne uso nelle occasioni in cui le attività prevedono eventuali contatti con oggetti in comune», raccomanda Cricelli. All’utilizzo delle mascherine e all’igiene delle mani, va aggiunto anche il distanziamento sociale. Secondo gli esperti, «è indispensabile mantenere uno o due metri di distanza tra personale e discenti, nonché tra gli stessi alunni e limitare al minimo le occasioni in cui questi possano comprometterla». Particolare attenzione, infine, deve essere posta alla disinfezione degli ambienti durante la giornata, degli oggetti comuni e delle scarpe.
Le misure prese dalle scuole possono
prevenire il contagio da COVID-19 tra studenti e personale che potrebbero esser
stati esposti al virus, riducendo al minimo i disagi e proteggendo gli studenti
e il personale dalla discriminazione. Alcune indicazioni:
·
Gli
studenti, gli insegnanti e altro staff malato non dovrebbe andare a scuola;
·
Le
scuole dovrebbero richiedere il regolare lavaggio delle mani con acqua e sapone
sicuri, alcool, disinfettante per le mani o soluzione di cloro e, come minimo,
la disinfezione e la pulizia quotidiana delle superfici scolastiche;
·
Le
scuole dovrebbero fornire acqua, servizi igienico-sanitari e strutture per la
gestione dei rifiuti e seguire le procedure di pulizia e decontaminazione
ambientale;
·
Le
scuole dovrebbero promuovere il distanziamento sociale (azioni che vengono
intraprese per rallentare la diffusione di una malattia altamente contagiosa,
tra cui la limitazione di grandi gruppi di persone che si riuniscono).
·
Le
linee guida, pur essendo specifiche per i paesi che già vedono confermata la
trasmissione del COVID-19, sono rilevanti in tutti gli altri contesti.
L’istruzione può incoraggiare gli studenti a diventare sostenitori della
prevenzione e del controllo delle malattie a casa, a scuola e nelle loro
comunità parlando con gli altri di come prevenire la diffusione dei virus. Il
mantenimento di attività scolastiche sicure o la riapertura delle scuole dopo
una chiusura richiede molte considerazioni ma, se fatto bene, può promuovere la
salute pubblica.
In caso di assenteismo/malattia o di
chiusura temporanea della scuola, sostenere l'accesso continuativo a
un'istruzione di qualità. Questo può includere:
·
Uso
di strumenti di apprendimento online;
·
Assegnazione
di letture ed esercizi per lo studio a casa;
·
Trasmissioni
radiofoniche, podcast o televisive di contenuto accademico;
·
Assegnare
agli insegnanti il compito di condurre un follow-up giornaliero o settimanale a
distanza con gli studenti;
·
Riesaminare/sviluppare
strategie di istruzione accelerate.
L’insegnante che ogni mattina vuole
recarsi al lavoro presso la propria scuola, con comportamenti che dovrà
rispettare ogni giorno lavorativo prima d’iniziare lezione. Anzitutto prima di
uscire da casa, dovrà misurarsi la febbre. Potrà accedere ai locali scolastici
solo con una temperatura inferiore ai 37,5°C. Gli stessi insegnanti dovranno
indossare la mascherina, eccetto in classe quando ci sono le distanze di un
metro con gli alunni e in palestra o nel laboratorio didattico con la distanza
di due metri dagli stessi studenti. I docenti saranno oltretutto invitati a
disinfettarsi spesso le mani durante la giornata lavorativa, in un
comportamento che va ripetuto soprattutto quando vengono in contatto con
oggetti legati all’attività didattica o dopo aver usufruito dei servizi
igienici scolastici. Agli insegnanti verrà inoltre richiesta l’installazione
dell’applicazione Immuni sul proprio telefono, così d’aiutare ulteriormente il
Ministero della Salute a monitorare la comparsa di eventuali contagi. Se un
docente si dovesse ammalare di Covid-19, dovrà effettuare le dovute cure e
rispettare il giusto periodo di quarantena per riprendersi fisicamente. Per
poter riprendere la propria attività lavorativa all’interno del plesso
scolastico sarà tenuto a inviare un’e-mail alla propria scuola di competenza. In
tale documento dovrà allegare la certificazione medica che attesta la
negativizzazione del tampone per il Covid-19, come stabiliscono i criteri
previsti dal Dipartimento di Prevenzione Locale.
Sitografia:
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/covid-19-i-consigli-per-tornare-a-scuola-in-sicurezza
https://www.unicef.it/media/coronavirus-nuove-linee-guida-per-le-scuole/
https://www.ilfaroonline.it/2020/09/09/covid-19-come-devono-comportarsi-gli-insegnanti-a-scuola-per-evitare-i-contagi/360203/