Il ddl Zan


Il ddl Zan approvato alla Camera nasce dalla sintesi di altri disegni di legge di Pd, M5s, Leu e addirittura Forza Italia. Il provvedimento propone di estendere il reato di propaganda e istigazione a delinquere “per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” (reato 604 bis del codice penale) anche a “motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità. In altre parole il disegno di legge proposto da Alessandro Zan ha l'obiettivo di combattere ogni tipo di discriminazione. Omotransfobia, dunque, ma non solo. "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità" si legge sul frontespizio del disegno di legge trasmesso dal presidente della Camera dei deputati alla presidenza il 5 novembre 2020.  Quindi non si parla solo di omosessualità e omofobia. Si affrontano anche temi come la violenza di genere, la discriminazione nei confronti dei disabili. Si quantificano le condanne, pesanti peraltro, per chi commette violenza o discriminazione e si propone l'istituzione di iniziative di sensibilizzazione reale.