Proponiamo i versi di una poesia di S. Zavattari per provocare un dibattitto sul ruolo degli insegnanti all'interno delle scuole.
I forti non sono amati da tutti.
Sono scomodi.
Sono poco manipolabili.
I forti sanno sentire se stessi,
conoscono i loro diritti
e non sono disposti a rinunciarci.
Sanno essere felici malgrado tutto.
Hanno delle radici potenti
che non si possono estirpare.
Non è facile distruggere i loro principi,
la loro dignità,
la loro fiducia in se stessi.
Sono in grado di sostenere qualsiasi verità,
i colpi del destino,
la tortura del tradimento
e le tempeste delle proprie emozioni.
Non hanno paura del dolore:
hanno già attraversato il loro inferno personale
e sanno trasformare le ferite in saggezza,
sanno godere la vita,
conservando nel cuore la bellezza e la tenerezza.
Non si aggirano sulla strade altrui,
non commerciano in felicità,
non elemosinano l’amore.
Ma se dovessero conoscere questo sentimento,
lo accetterebbero come un dono
e non tradirebbero mai coloro che amano.
Vivendo con onestà,
i forti si evolvono,
si approfondiscono.
Ciascuno di loro porta una croce personale
senza farla cadere sulle spalle degli altri.
Quando sbagliano si rialzano
traendone una lezione,
invece di accusare qualcuno.
I forti sanno andarsene, per sempre.
Non provate la loro resistenza:
vi pieghereste.
La domanda è la seguente: oggi nelle nostre scuole esistono ancora insegnanti " Forti ", e di conseguenza poco manipolabili ?