“ Per avvicinare i nostri giovani ai loro coetanei europei, che in tanti casi si diplomano a 18 anni anziché a 19 guadagnando un anno per gli studi universitari o per la ricerca del lavoro, si allarga la sperimentazione dei licei e degli istituti tecnici quadriennali al posto delle tradizionali superiori quinquennali. A partire dal 2022/23 la sperimentazione dei percorsi di studio abbreviati decuplica (dal suo avvio) e raggiunge le mille scuole. La novità è contenuta nella bozza di un decreto del ministero dell’Istruzione inviato al Cspi, l’organo tecnico consultivo del dicastero di viale Trastevere, per il parere di rito “. Questo è quanto riportato in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore. Resta il fatto che una operazione di questo tipo diminuisce di un quinto le cattedre delle scuole superiori di secondo grado con tutto quello che ne consegue in termini occupazionali.
“ Per avvicinare i nostri giovani ai loro coetanei europei, che in tanti casi si diplomano a 18 anni anziché a 19 guadagnando un anno per gli studi universitari o per la ricerca del lavoro, si allarga la sperimentazione dei licei e degli istituti tecnici quadriennali al posto delle tradizionali superiori quinquennali. A partire dal 2022/23 la sperimentazione dei percorsi di studio abbreviati decuplica (dal suo avvio) e raggiunge le mille scuole. La novità è contenuta nella bozza di un decreto del ministero dell’Istruzione inviato al Cspi, l’organo tecnico consultivo del dicastero di viale Trastevere, per il parere di rito “. Questo è quanto riportato in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore. Resta il fatto che una operazione di questo tipo diminuisce di un quinto le cattedre delle scuole superiori di secondo grado con tutto quello che ne consegue in termini occupazionali.