DS aspiranti " Uomini soli al comando " vogliono cambiare regole e norme a loro piacimento


Su OrizzonteScuola viene pubblicata una intervista ad un Preside sostenitore della tanto chiacchierata " Chiamata diretta ". In questa intervista si legge«C’è stato un tempo – precisa Arte – in cui l’egualitarismo aveva un fondamento per riequilibrare una società profondamente ingiusta, che non riconosceva i diritti dei lavoratori.  Il mondo nel frattempo è cambiato. Le ingiustizie ci sono ancora, ma non si possono più applicare principi che avevano un senso negli anni Sessanta. Oggi la difesa dei diritti delle persone va correlata a un principio di responsabilità. Qualcuno lo chiama merito, parola che personalmente non amo molto. Preferisco dire che ognuno deve rispondere di quello che fa. Presidi, docenti, personale Ata. Tutti dobbiamo essere valutati. Per tutti la possibilità di essere confermati o no nel proprio incarico deve essere collegata a come abbiamo lavorato. È un appello a politica e sindacati, che hanno il dovere di cambiare ottica. Gli approcci burocratici automatici non sono più accettabili. Interrompiamo la follia nella quale ci troviamo, che tratta allo stesso modo chi lavora bene e chi lavora male, pregiudicando gravemente la qualità del servizio che offriamo. Se vi interessa davvero il bene dei ragazzi, date alle scuole maggiore libertà e autonomia. Consentiteci di selezionare e valutare il personale, decidendo insieme come farlo. Lasciateci confermare gli insegnanti e gli Ata con i quali tutti si sono trovati bene e di non richiamare quelli che hanno fatto male. Fidatevi delle scuole. Per una volta. E forse questo aiuterà anche noi a fidarci di voi».

A queste parole il Girettore di Regolarità e Trasparenza nella Scuola vuole aggiungere una sua personale riflessione: " Questi DS che vogliono stravolgere le chiamate dalle graduatorie con quelle dirette, perchè nel nome della loro presunta managerialità non aprono reti di scuole private ( su tutto il territorio nazionale ) applicando in questo ambito le loro teorie di reclutamento in cattedra ? E' troppo facile vincere un concorso pubblico ( gli ultimi a DS sono passati alla storia per ricorsi amministrativi senza fine ) e poi diventare gli "uomini soli al comando" pronti a cambiare regole e norme statali ben consolidate "



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