Aldo D. Ficara: Il sistema vuole che i Proff. entrino in classe per essere derisi, sputati, legati, bruciati, colpiti ed infine sparati.

 


Cellulari perennemente accesi e solo in pochi casi consegnati agli insegnanti,  numerosi episodi di violenza verbale e fisica che impediscono il sereno svolgimento della lezione in classe. Sono diversi anni che accade davvero di tutto e di più, all’interno degli istituti scolastici. Capita anche che, in preda all’esasperazione, un professore arrivi a dare un pugno nello stomaco ad un alunno che in quel momento lo stava deridendo. È quando successo in un istituto superiore di Pontedera. L’insegnante è stato sospeso. Un gesto di esasperazione che nasconde una difficoltà da parte del corpo docente, alle prese con “alunni sempre più allergici alle regole di una convivenza civile”. Tutto questo, dice Aldo Domenico Ficara,  evidenzia un malessere educativo di non facile soluzione. Il professore di Pontedera è caduto nella trappola della derisione di gruppo, prendendosi una dolorosa sospensione dal servizio. Però questa sospensione non risolve il problema, che diventa ogni giorno sempre più preoccupante. Sembra che il sistema voglia che i Proff. entrino in classe per essere derisi, sputati, legati, bruciati, colpiti ed infine sparati. Almeno così riescono a mantenere il tanto sudato ( vedi i tanti anni dedicati allo studio per arrivare al ruolo ) lavoro dietro una cattedra. Perdendo però la loro dignità professionale. A tal riguardo si riporta un post di un docente che dice” Che vergogna. E che brutto posto è diventato la scuola in larga parte d'Italia. Il collega ha perso la pazienza. Ha sbagliato. Dovrà risponderne. Non riesco, malgrado tutto, a negargli un minimo di empatia, a riconoscere quanto sia duro e avvilente avere a che fare quotidianamente con simili bulli. Esprimo sgomento, rabbia, delusione, sdegno soprattutto per il fallimento educativo dei genitori. Ma cosa fa realmente lo Stato, quali strumenti disciplinari, legislativi, formativi assicura al docente per non cadere nella provocazione? Credo che da diversi decenni un colpevole lassismo lasci solo il docente e lo costringa sempre più spesso al ruolo di domatore.