Nasce il gruppo FB “Basta violenze e derisioni contro gli insegnanti”. In una sola ora 500 iscritti

 


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Iniziamo descrivendo l’episodio di Pontedera, dove nel video in cui il Prof reagisce alle provocazioni di uno studente indisciplinato, ci sono tutti i segnali della sempre più frequente mancanza di rispetto di tanti studenti nei confronti dei docenti. Il professore di una scuola Secondaria di secondo grado (ex superiori) di Pontedera è irriso e preso in giro dal ragazzino, mentre un altro riprende la scenetta con il telefonino. Il ragazzino si alza dal banco, un altro col cappellino da bulletto ne incrocia i passi e sembra quasi incoraggiarlo con un buffetto sulla schiena. Dalla parte opposta un compagno avvia la telecamera. Lo zaino in primissimo piano è la testimonianza che il telefono viene tenuto nascosto. In sottofondo si sentono le voci di altri studenti, mentre il ragazzino si porta dietro il professore che sta guardando il computer e inizia a ballettare, a ridere alle spalle dell’insegnante e a prenderlo in giro. A fare dei segni come le mani. A distanza di qualche giorno dal sopra descritto episodio di bullismo dal basso, in Facebook, nasce un gruppo intitolato “Basta violenze e derisioni contro gli insegnanti”. In una sola ora ci sono state 500 iscrizioni, tutte persone che non tollerano più questa situazione di anarchia educativa. In particolare si riporta un post dal titolo “ L’avvocato dice “ in cui si scrive: “Intanto il datore di lavoro ( nel nostro caso il Dirigente Scolastico ) e anche l’Ufficio scolastico provinciale e il Miur devono proteggere per legge la salute fisica e psichica, nonché la sicurezza dei lavoratori, e quando succedono queste cose ( atti di bullismo dal basso ) ci sono dei reati sia da parte dei genitori, sia da parte dei ragazzi. Occorre denunciare anche per prevenire eventi simili che possano capitare in futuro. Questi fatti vanno sanzionati dalla magistratura”.