Aldo D. Ficara: Cosa ci sto a fare a scuola? Io mi impegno in classe ed altri rubano di nascosto e prendono onoreficenze in pubblico



La storia della preside palermitana arrestata per peculato e corruzione mette seri dubbi su cosa sia diventata oggi la scuola pubblica italiana. Si parla tanto di merito fino ad inserire questo termine nell’intitolazione del ministero, per poi scoprire che lo Stato n
el 2020 consegnò una onoreficenza a questa preside. Infatti, la dirigente scolastica fu nominata cavaliere del lavoro dal Quirinale per il suo impegno durante la difficile fase del Covid in un quartiere, quello dello Zen ("Zona Espansione Nord"), tradizionalmente complesso e dove lavorava dal 2013. L’onorificenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella era arrivata dopo che la preside si era distinta nel periodo in cui la pandemia era nella sua fase più drammatica. Nelle motivazioni del Colle per l’assegnazione del titolo si legge "durante la fase 1” aveva lanciato “una raccolta fondi per regalare la spesa alimentare ad alcune famiglie in difficoltà. Suo l'appello per recuperare pc e tablet per consentire ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza. Oggi sono proprio i pc, i tablet e i generi alimentari gli oggetti che hanno determinato un arresto che getta discredito su tutto il sistema scuola nazionale. La notizia demotiva chi da sempre ha svolto con impegno la propria attività didattica all'interno delle classi nel nome dell'impegno, della conoscenza, della competenza e dell'inclusione. Oggi mi chiedo " Cosa ci sto a fare a scuola? Io mi impegno in classe per esaltare le buone pratiche didattiche in una scuola di frontiera a Messina ed altri, nella mia stessa regione, rubano di nascosto e prendono onoreficenze in pubblico ".