Secondo Paolo Crepet, la nuova generazione ha un distacco rispetto al mondo online che i quarantenni non riescono a replicare, ma che, paradossalmente, potrebbe rappresentare un punto di forza per i più giovani. Questi ultimi, i cosiddetti “nativi digitali”, mostrano un atteggiamento più critico nei confronti dei social media, a differenza dei quarantenni, che considerano il digitale come un “dono divino” e ne sono eccessivamente dipendenti.
Secondo Paolo Crepet, la nuova generazione ha un distacco rispetto al mondo online che i quarantenni non riescono a replicare, ma che, paradossalmente, potrebbe rappresentare un punto di forza per i più giovani. Questi ultimi, i cosiddetti “nativi digitali”, mostrano un atteggiamento più critico nei confronti dei social media, a differenza dei quarantenni, che considerano il digitale come un “dono divino” e ne sono eccessivamente dipendenti.