La messinese “ Silicon Valley dello Stretto “ cercherà di trovare tutti i bug di ChatGPT. 20mila dollari di compenso

 


Nelle scorse settimane ChatGPT è stato segnalato per una serie di segnalazioni per via di un bug che è arrivato ad esporre i titoli e il primo messaggio delle nuove conversazioni degli utenti attivi ad altri utenti. Così facendo sono state rese visibili alcune informazioni a pagamento degli utenti di ChatGPT Plus. Allo stesso tempo l’intelligenza artificiale è finita nel mirino delle critiche a causa della gestione dei dati dei minori. Anche per questo motivo il Garante della Privacy ha sospeso il servizio in Italia. Per eliminare questi problemi l’azienda consentirà agli utenti di guadagnare tra i 200 e i 20.000 dollari individuando una vulnerabilità più o meno grave all’interno di ChatGPT. Tra gli utenti che proveranno a individuare queste vulnerabilità ci sarà anche il gruppo di lavoro messinese “ Silicon Valley dello Stretto “. L’incentivo economico per tale impegno tecnologico sono proprio i 29mila euro promessi dall’azienda americana. A tal riguardo il Prof Aldo Domenico Ficara direttore della “Silicon Valley dello Stretto” dichiara: “ cercheremo di trovare tutti i bug della piattaforma digitale americana per guadagnare i 20mila euro che saranno destinati attraverso il Network “ Regolarità e Trasparenza nella Scuola “ a progetti didattici in modalità Tinkering da svolgersi in istituti tecnici e professionali del sud d’Italia “