Psicologi, neuropsichiatri, pedagogisti , educatori, tutti pronti ad attaccare gli insegnanti e la scuola


Riportiamo un altro commento interessante pubblicato sotto l'articolo " Gli insegnanti sono legati ai libri ed al loro sapere nozionistico, ma non sanno gestire rapporti con ragazzi problematici ". Nel commento si scrive: " Lo stavamo aspettando l' articolo ad hoc queste settimane in cui si chiude l' anno scolastico, in cui si raccolgono i frutti dell" Impegno personale dei ragazzi e delle famiglie. E naturalmente alla luce anche di quanto accaduto alla periferia di Roma dove un gruppo di " Ragazzi " ( ometto il termine con il quale vorrei classificarli). È ovvio quindi che in tutti i casi la responsabilità è in gran parte della scuola e degli insegnanti che non sanno gestire situazioni problematiche, situazioni di forte disagio che il ragazzo vive. Responsabile quindi l insegnante alle prime armi.. O l insegnante anziana poco tollerante, o magari il prof amicone che pur di essere ascoltato e seguito si inventa di tutto, o peggio ancora responsabilità dell insegnante che per paura di essere picchiata da genitori esaltati, svolge a testa bassa il suo lavoro sottopagato e tace!!! Psicologi, neuropsichiatri, pedagogisti , educatori, tutti pronti all'attacco, alle accuse, alle mancanze, all' impreparazione, ovviamente da dietro la scrivania, mai che si presentino 5 ore in classe, dico 5 ore, non 20 minuti a settimana. Il " Lavoro sporco" Si fa tutto l' anno da settembre a giugno, non con i progetti salva cooperative che ti propongono interventi di 20 ore tra aprile e maggio quando i ragazzi respirano aria di vacanza o di esame. Insomma la prima agenzia educativa è la famiglia e tutte le figure sopra citate devono lavorare sulla famiglia. Ma ovviamente ci sono famiglie ben lontane da avere a che fare con queste figure professionali perché sono famiglie colte e agiate che " EDUCANO" Figli a cui tutto è permesso!!!"