Mancate manutenzioni sugli impianti fotovoltaici delle scuole: è allarme incendi per corto circuito

 


Dopo l’episodio dell’incendio sviluppatosi in una scuola di Mignanego, una cittadina in provincia di Genova, che potrebbe essere stato causato da un corto circuito innescato dai pannelli fotovoltaici, occorre prestare attenzione su quanto accaduto. Infatti, gli impianti fotovoltaici devono essere progettati rispettando delle regole ben precise che sono state codificate nel 2012 (e aggiornate nel 2022) in due circolari (Nota DCPREV prot. 1324 del 7 febbraio 2012” e “Nota prot. 6334 del 4 maggio 2012”) dei Vigili del Fuoco. I punti fondamentali di questi documenti riguardano principalmente:

·        La qualità dei materiali usati e le certificazioni di resistenza al fuoco dei pannelli (classe di reazione al fuoco a1) e di altri componenti

·        La superficie su cui verranno posati i pannelli (molto meglio tegole che legno, ad esempio)

·        La posizione delle apparecchiature, i percorsi dei cavi e le distanze da rispettare

·        La presenza di opportuni sistemi di spegnimento dell’impianto in caso di emergenza

Detto ciò, dando per scontato che la progettazione e la realizzazione dell’impianto siano state eseguite da dei professionisti che abbiano rispettato le linee guida di cui sopra, è opportuno predisporre un piano di manutenzione periodica che preveda i seguenti punti:

1.     Pulizia dei pannelli solari: è importante verificare che i pannelli non siano coperti da oggetti (foglie, escrementi di uccelli, neve in inverno o altro) che ne diminuiscano l’efficienza o, peggio, aumentino il rischio di incendi. Meglio evitare il fai da te, e chiamare una ditta specializzata, sia perché i pannelli generalmente sono montati in punti di difficile accessibilità, sia per evitare di usare detergenti non adatti

2.     Controllare lo stato dei pannelli solari: verificare che non siano presenti danni sulla superficie cristallina dei moduli

3.     Verificare la tenuta dei collegamenti elettrici, dei connettori e delle giunzioni dei cavi; controllo del liquido antigelo e delle batterie (nel caso di impianto con accumulo)


L'articolo è stato rilanciato dal portale oggiScuola, di seguito il relativo screenshot: