Sbagliato il temine " guardia carceraria " inserito nel titolo di un articolo di RTS. Si dice: poliziotti penitenziari


Giunge in redazione una segnalazione da parte di un Assistente capo coordinatore di Polizia Penitenziaria che sottolinea un errore nel titolo di un articolo di RTS " Una guardia carceraria guadagna più di un insegnante e va in pensione prima ". Infatti, non si dice 
guardia carceraria, ma poliziotto penitenziario. Sempre nella segnalazione si afferma " prendiamo più soldi di un insegnante perchè corriamo rischi inenarrabili. Ci sono miei colleghi che campano la famiglia a 1400km con 1600 euro ". Inoltre, ci segnalano un post pubblicato nella pagina Facebook " Solidarietà ai poliziotti penitenziari aggrediti in carcere " che dice: " Cara Insegnate, come enuncia e prevede il suo lavoro lei dovrebbe appunto insegnare e se proprio vuole criticare, farebbe bene a farlo nel modo giusto. Cara insegnante, i motivi della sua protesta sicuramente possono essere motivi validi, ma mi consenta, sicuramente non giusti per denigrare il lavoro e l'operato degli altri. Cara insegnate, è vero, tanti anni fa la "guardia carceraria" era ambita da persone che a mala pena avevano una terza media, ma occorre farle presente che purtroppo per lei ad oggi non è più così. Sa in un mondo dove non esiste più la cosa giusta e quella sbagliata, in un periodo storico di crisi come il nostro, così come i laureati si cimentano a fare i camerieri, pur di avere un posto fisso come il suo, decidono anche di arruolarsi! E sa, cara insegnante, nel nostro Corpo che ad oggi si identifica come "Polizia Penitenziaria" ci sono diplomati, laureati, gente con master e doppia laurea..notiziona eh?!? Ci sono tanti lavori sacrificati, uno di questi è il nostro, e pensi si rischia la vita per soli 1.500€...ha ragione lo abbiamo scelto noi, ha ragione potevamo sceglierne tanti altri, anche migliori, ma ci è toccato questo, però guardando bene oltre, sa alcuni aspetti del suo lavoro sono simili al nostro. Cara insegnate, forse lei non sa che noi insieme a comandanti, direttori, educatori, volontari, cerchiamo di rieducare le persone diciamo quelle un pó cattive, quelle che tanta gente chiama *La feccia della società*, quelle che né lei né i genitori né questa Società è riuscita a gestire, perché Soggetti o Utenti Devianti.. Cerchiamo di ascoltarli gestirli, dargli delle regole per poi rimetterli in società. Non so dirle se ci riusciamo, sa tante volte il compito non va buon fine, tante volte dobbiamo affrontare persone che hanno devianza mentali importanti, ma sa i vecchi manicomi oramai non esistono più,e quindi gettano anche loro in mezzo alla mischia! Noi, però, ci proviamo...proviamo a gestirli,proviamo a capirli! Proviamo con una sola divisa addosso a rivestire vari compiti, a fare da poliziotti, educatori, insegnati, psicologi, psichiatri... perché quando l'insegnante o l'educatrice o la psicologa smonta ci siamo sempre noi a gestire il ''Dietro le sbarre'', perché loro hanno bisogno sempre, ancora di più quando é il 15 di Agosto o a Natale o a Capodanno o a Pasqua o quando una moglie o un marito li lascia, o quando hanno un lutto, hanno noi, sempre! E sa la cosa più assurda: non c'è Laurea che tenga nei rapporti Umani. Cara insegnate, noi vi affidiamo i nostri figli a scuola, perché voi dovreste aprirgli le porte del mondo, i bambini saranno il futuro, un futuro che anche voi create, e non sarebbe meglio oltre a renderli colti renderli anche saggi e insegnare il rispetto verso tutti i i lavori del mondo? Cara insegnate, insegnate ai ragazzi a non denigrare niente e nessun lavoro, insegnate l'amore, provate ad insegnate le.cose belle e le cose brutte della vita, chiedete il massimo ai vostri alunni ma chiedetelo di fare sempre con cordialità, indirizzateli a fare gli ingegneri, i medici avvocati e biologi ma anche i poliziotti o i pompieri o il fornaio o il camerierie con quell'arte antica del dire buonasera, grazie, si accomodi, arrivederci e ancora grazie..."