Prof messinese ospite di Cusano Italia TV: l’autorevolezza di un insegnante combatte il bullismo nella scuola

 


Le storie di bullismo a scuola ci raccontano di diversi tipi di bullismo che, oltre alle manifestazioni che già conosciamo, può essere:

·        bullismo psicologico: non si manifesta con aggressioni fisiche ma può avere conseguenze molto rischiose per l’equilibrio emotivo della vittima. Il bullismo psicologico a scuola si attua con la diffusione, per esempio, di pettegolezzi e calunnie che possono portare la vittima a isolarsi, avere una scarsa autostima e, in certi casi, a provare un certo senso di colpa per aver subito l’aggressione

·        bullismo omofobico: secondo il report Al di là dei numeri: porre fine alla violenza e al bullismo nella scuola pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura:

Le metodologie di intervento più funzionali ad affrontare i problemi di bullismo a scuola privilegiano l’utilizzo del gruppo e dei singoli considerati quali interlocutori attivi e partecipi dell’attività di promozione e consolidamento di una condizione di benessere collettivo, nonché diretti responsabili della loro stessa partecipazione, e soggetti competenti nella gestione del personale e gruppale percorso di crescita in fieri. In questo senso, i progetti di prevenzione e gestione delle problematiche più significative sperimentate in classe - tra cui, appunto, il bullismo - che vogliano avere una reale possibilità di successo, devono privilegiare aspetti quali:

1.     l’offerta di occasioni di confronto sulla specifica fase evolutiva e del ciclo vitale che i ragazzi sperimentano nel qui ed ora della loro vita scolastica e sociale;

2.     il potenziamento delle competenze psicosociali (life skills) funzionali ad affrontare i problemi ed a gestirli attraverso strategie efficaci di risoluzione degli stessi;

3.     il rinforzo e la promozione di capacità che permettano al ragazzo di progettare - ed in seguito realizzare - il proprio, personale, percorso di vita;

4.     la facilitazione dello svolgimento di quei processi di separazione-individuazione che sanciscono i passaggio dall’infanzia, all’adolescenza e all’età adulta, e che permettono al ragazzo di elaborare i modelli familiari e relazionali appresi, per svilupparne di nuovi, in modo tale che questi siano coerenti con il proprio Sé;

5.     la valorizzazione del gruppo dei pari

Di seguito il video dell'intervento di Aldo Domenico Ficara a Cusano Italia TV:



Sitografia:

https://www.culthera.it/wp-content/uploads/2017/07/Prevenire-il-bullismo-a-scuola.pdf

https://www.unobravo.com/post/prevenire-il-bullismo-a-scuola-di-empatia