Come cambia il voto in condotta


Una delle novità più rilevanti è il ritorno del voto in condotta espresso in decimi alle scuole medie. Un’altra grande novità è che il voto in condotta farà media (non era così dal 2017). Il voto dovrà essere riferito a tutto l’anno e non al singolo quadrimestre e avrà una correlazione diretta con l’esito finale dell’anno scolastico. A prescindere dal grado della scuola, con il 5 in condotta scatterà automaticamente la bocciatura. Il 5 potrà essere assegnato anche a fronte di mancanze disciplinari gravi e reiterate, anche con riferimento alle violazioni previste dal regolamento di istituto. Un voto inferiore al 6 in una valutazione periodica comporterà per lo studente l’obbligo di partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale. Per quanto riguarda le superiori, ottenere un 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre. È importante notare che il punteggio ottenuto nel comportamento influenzerà i crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10.