Parliamo del "Vamping": quando tuo figlio si addormenta in classe


Se tuo figlio si addormenta in classe, o fatica a concentrarsi e sembra perennemente stanco, la causa potrebbe nascondersi nell'oscurità delle ore notturne. Parliamo del "Vamping", un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti e che, in maniera preoccupante, sta coinvolgendo anche i giovanissimi under 13.

Ma di cosa si tratta esattamente? Il Vamping è la pratica di rimanere svegli fino a tarda notte per interagire sui social network (Twitter, WhatsApp, Snapchat, Facebook, Instagram), guardare video su YouTube o fare "binge-watching" di serie TV. In sostanza, un'intera vita digitale si trasferisce nelle ore in cui il resto del mondo dorme.

Questo comportamento non è una semplice abitudine, ma una vera e propria "nuova moda" tra i nativi digitali. E sebbene la rete pulluli di ottimi articoli che affrontano il tema, vogliamo qui approfondire il problema fornendo linee guida – non regole assolute – per aiutare i genitori a trovare un equilibrio nell'uso dei media digitali da parte dei figli.


Perché la Notte? La Libertà Nascosta nel Buio

Viviamo in un'epoca in cui le agende dei bambini e dei ragazzi sono spesso fittissime, tra scuola, sport, musica e mille altre attività. Questo sovraccarico di impegni, se da un lato offre opportunità, dall'altro limita lo spazio per lo sviluppo dei loro interessi personali e può addirittura ostacolare le relazioni sociali autentiche.

È qui che entra in gioco la notte. Quando gli adulti sono a letto, i ragazzi sentono di riappropriarsi di un tempo e di uno spazio che durante il giorno vengono loro sottratti. La notte diventa un momento di libertà, un'opportunità per "ritrovarsi" con gli amici, parlare, o immergersi senza interruzioni nei contenuti digitali che più amano. È un modo, seppur distorto, per prendere possesso della propria vita.


Le Conseguenze Nascoste di Notti Senza Sonno

La preoccupazione dei genitori è più che fondata, dato che il Vamping ha conseguenze significative su molti aspetti della vita dei ragazzi. Come sottolinea la Dott.ssa Maura Manca, presidente dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza, in un suo intervento:

"Il problema del VAMPING, ossia delle attività notturne dei ragazzi in rete, è decisamente ancora troppo sottovalutato considerati i numeri e le conseguenze: stiamo parlando del 62% che rimane sveglio fino a tarda notte per chattare, parlare o giocare con gli amici e il fidanzato, a guardare video o serie in streaming, e un 15% che si sveglia sistematicamente, anche dopo essersi addormentato, per controllare le notifiche."

E il fenomeno non risparmia i più piccoli: "Il dato è più basso negli adolescenti dagli 11 ai 13 anni, scendendo al 40%, nonostante sia sempre molto alto se si tiene in considerazione la giovane età e i danni che crea la deprivazione di sonno."


Un Sonno Rubato, un Equilibrio Perduto

La Dott.ssa Manca prosegue chiarendo la gravità della situazione: "Il problema è molto grave perché questi ragazzi dormono troppo poco e male. Il sonno è intaccato da un punto di vista quantitativo e qualitativo e va ad interferire sulla concentrazione, sull’attenzione e quindi anche potenzialmente anche sul rendimento scolastico e sull’umore, rendendoli più irritabili ed instabili."

Il sonno è fondamentale per il benessere psicofisico: "Il sonno serve per riequilibrare e per recuperare, mentre questi ragazzi vivono all’estremo creando così un terreno troppo instabile su cui possono insorgere disagi emotivi e comportamentali."


Cosa Fare?

Capire il Vamping è il primo passo per affrontarlo. Questo fenomeno è un sintomo di un bisogno di autonomia e connessione, ma le sue conseguenze sul sonno e sul benessere generale sono tangibili e preoccupanti.

Come genitori, è essenziale non demonizzare la tecnologia, ma piuttosto educare all'equilibrio. Questo può significare stabilire orari per l'uso dei dispositivi, creare zone "libere" dalla tecnologia in casa, e soprattutto, promuovere un dialogo aperto con i figli per comprendere le loro esigenze e aiutarli a trovare altri modi per esprimere la loro libertà e connettersi con il mondo.