Commento shock su Regolarità e Trasparenza nella Scuola: " Alla Maturità si deve copiare "

 


Un commento apparso sul network "Regolarità e Trasparenza nella Scuola" ha acceso un faro sulle presunte difficoltà incontrate dagli studenti (e persino dai docenti) durante la prova di matematica dell'Esame di Maturità 2025 al Liceo Scientifico. L'utente ha scritto testualmente: "allo scientifico la prova di matematica nemmeno la prof sapeva svolgerlo. All’esame si deve copiare se mettono tracce e quesiti mai studiati a scuola in 5 anni".

Questa dichiarazione, seppur proveniente da un singolo utente, solleva interrogativi significativi sulla pertinenza e l'equità delle prove d'esame e, più in generale, sull'intero sistema della Maturità.

La Maturità: Tra Sfida e Frustrazione

L'Esame di Stato è da sempre un rito di passaggio, un momento cruciale che dovrebbe saggiare le competenze acquisite dagli studenti nel corso del quinquennio. Tuttavia, commenti come quello in questione suggeriscono che, per alcuni, l'esame si trasformi in una corsa ad ostacoli impreparati.

Se è vero che la prova di matematica presentava quesiti mai affrontati in aula e risultava persino ostica per un docente, la critica mossa è legittima. L'obiettivo di un esame non dovrebbe essere quello di "cogliere in fallo" gli studenti, ma di valutare la loro preparazione su argomenti che rientrano nel percorso formativo. Quando ciò non avviene, la frustrazione può sfociare in un senso di ingiustizia e, come suggerito dal commento, persino nella percezione che l'unica via d'uscita sia ricorrere a mezzi illeciti.

Il Ruolo del Network "Regolarità e Trasparenza nella Scuola"

Il network "Regolarità e Trasparenza nella Scuola" si configura come una piattaforma importante per dare voce a studenti, genitori e docenti, consentendo di segnalare criticità e anomalie. Commenti come quello in esame diventano uno strumento utile per monitorare il sistema educativo e, potenzialmente, stimolare un dibattito costruttivo sulle necessarie riforme.

È fondamentale che queste segnalazioni vengano prese in considerazione dagli organi competenti per avviare un'analisi approfondita sulla coerenza tra i programmi scolastici, la didattica effettivamente svolta e le prove d'esame. Solo così si potrà garantire che la Maturità sia un esame davvero rappresentativo delle competenze acquisite e non un ostacolo insormontabile per studenti e docenti.

Verso una Maturità più Equa?

L'episodio segnalato, se confermato da ulteriori riscontri, dovrebbe spingere a una riflessione più ampia. È necessario un dialogo tra Ministero dell'Istruzione, docenti e rappresentanti degli studenti per definire prove d'esame che siano:

  • Coerenti con i programmi e le metodologie didattiche adottate nelle scuole.
  • Chiare nella formulazione dei quesiti.
  • Valutative delle competenze reali e non solo della capacità di risolvere problemi mai visti prima.

Solo così si potrà riaffermare la credibilità dell'Esame di Stato e assicurare che la Maturità sia realmente un traguardo significativo e non una fonte di ansia e ingiustizia.